home

  INDEX NEWS 2008

 

 

 

 

 

 

musica sì-no


 

 


 


GMG 2008 - Marta "inviata speciale" della Fraternità giovani



Dal 15 al 20 LUGLIO 2008
 si è svolta a Sydney la XXIII Giornata Mondiale della Gioventù e la Fraternità dei giovani della P.O.R.A. ha avuto la fortuna e la gioia di essere rappresentata da una di loro, Marta Cortese della diocesi di La Spezia che è stata come una... "inviata speciale" in quanto, come si può leggere dalla bella relazione che  riportiamo, ci ha fornito un'esauriente servizio di notizie e ci ha fatto partecipi della sua esaltante esperienza.


  Un po’ di “ fraternità” a Sydney

“Un po’ di fraternità a Sydney”: che bello questo gioco di parole.
Sì,  perché questo viaggio ha rappresentato per me uno  scambio di fraternità, di  incontro ed amicizia autentici, di quella amicizia bella nata da un abbraccio senza aspettarsi e ricevere niente in cambio se non la gioia di un sorriso. Che meraviglia!!!Pensandoci, per assurdo, mi sembra di incontrare  più amicizie  vere in queste occasioni, anche se sono passeggere, lontane,  ma talmente incisive da trovare subito posto nell’animo.
Mi domando il perché in circostanze come la G.M.G  tanta sintonia e serenità,  e vicino a casa…tanta fatica!
Come è possibile?!…La risposta è una sola: fraternità. Si perché è in queste situazioni che senti quanto è importante la fraternità e quanto sia vera perché accesa dalla fiamma dello Spirito Santo, tema centrale di questa G.M.G .
Sotto quel cielo stellato, protetti dalla Croce del Sud, eravamo una cosa sola: fratelli e figli di Cristo mossi da questa fiamma ardente d’Amore per il Cristo Risorto che sparge amore in abbondanza e ridona vita nuova in ogni istante. Quale meravigliosa Grazia!
Tutti riuniti ed uniti in silenziosa preghiera di fronte a Gesù Eucaristia, durante la veglia con il Santo Padre, la notte tra il 19 e 20 Luglio,  illuminati dalla fiamma di una candela, richiamo e voce di speranza, fiamma che non deve mai  spengersi.
E proprio di speranza deve essere colma la nostra giornata, qui, ora, nel presente, dove mi trovo e soprattutto con chi mi trovo.
Dobbiamo essere vestiti di Speranza, Speranza di carità e di umiltà rivolta ai fratelli più lontani ed emarginati, soli da Cristo;  perché il nostro coraggio dell’essere veri testimoni del Vangelo  non venga meno ma perseveri fino al giorno del  nostro dolce riposo. A questo proposito mi riecheggiano le parole del Card. Bagnasco pronunciate nella III Catechesi “Testimonianza e Missione” :

«bisogna avere l’umiltà di ascoltare una scusa banale;
bisogna avere l’umiltà di essere considerato un debole;
bisogna avere l’umiltà di ricevere un rifiuto;
bisogna avere l’umiltà di essere deriso.
Siamo pronti a ricevere questi rifiuti senza andare in crisi?
Siamo pronti a trasformare questi rifiuti in Bene?
Abbiamo il coraggio dell’invito a Cristo?
NON C’E’ CORAGGIO SENZA UMILTA' ».   

Ma ora torno alla parola Fraternità a me tanto cara… sì perché per  me questa parola rappresenta anche il vero significato di appartenenza e Amore  ad un cammino di preghiera che vivo da circa un anno. Mi riferisco alla Fraternità della P.O.R.A, Piccola Opera Regina Apostolorum, un  gruppo di preghiera che, una volta al mese, si incontra per conoscere e soprattutto vivere il carisma delle Suore della P.O.R.A, che donano quotidianamente la loro vita per la santificazione dei sacerdoti.

La nostra preghiera è  rivolta quindi  al sacerdote, colui che è sposo di Cristo, l’Eterno Sacerdote.  
Come non potevo portare un po’ di “fraternità” a Sidney ?! Ragazzi, parlavo sempre di voi! Siete stati motivo di gioia ed entusiasmo nel mio pellegrinare fra le vie di Sidney fra un “Italiano batti le mani” e un “W il Papa”.
Ringrazio il Signore per avermi dato il dono di incontrarvi e di portarvi con me ai confini del mondo. Ogni occasione di scambio e confronto con i miei compagni di viaggio, in particolare con i 5 giovani seminaristi ed i nostri sacerdoti guida del pellegrinaggio, sono stati attimi e momenti di missionarietà e di Luce.
Per alcuni seminaristi l’esistenza della  P.O.R.A. era ancora sconosciuta, per qualcun altro invece  è stato possibile toccare con mano la reale esistenza della Fraternità …
E’ stato pertanto motivo di grazia poter ricevere  un “grazie”  da un sacerdote,  un’ espressione di stupore da un seminarista,  un’esclamazione di gioia da un altro e ancora un… “menomale, ne abbiamo tanto bisogno…”.
Tanta curiosità e meraviglia negli occhi di alcuni ragazzi, tanta comprensione e approvazione negli occhi di altri per questo nostro cammino.  
Tanta verità ancora nelle parole del Card. Angelo Bagnasco pronunciate il 18 luglio sempre all’interno della III Catechesi ascoltata nella Chiesa di fronte a Bethlem College, la scuola che ci ospitava:
«Dobbiamo pretendere il massimo dai sacerdoti, non dobbiamo aver paura di chiedere perché loro rappresentano per noi Cristo!».

E allora come non sentirsi su una via necessaria e santa agli occhi di Dio.
Il sacerdote ha bisogno di noi, della nostra incessante preghiera per adempiere alle parole ed alle opere dello Spirito Santo che vive in lui.        
Quindi esorto tutti i miei cari amici della Fraternità Luigi, Chiara, Monica, Massimo, Laura, Andrea, Francesca, Vally, Don Guido, Suor Paola (nostra guida), Suor Sandra a perseverare uniti in questa meravigliosa avventura d’Amore e maternità spirituale, rivolte a chi come noi teme il Signore, ha bisogno del Suo amore aspirando alla luce più bella e raggiungibile: la  santità.  

Un grazie particolare a Don Guido, a Don Franco,  a Sr Paola, a Sr Sandra e a Sr Giuseppina che ancor prima di Sidney mi hanno fatto incontrare ed Amare la voce  dello Spirito. Grazie.