Il 2 febbraio 2020 ricorre il 72° anniversario della fondazione della P.O.R.A. - La Fondatrice così scriveva per l'anniversario del 1974

 

2 FEBBRAIO

 

La Purificazione di Maria (secondo il nome antico) meglio, la Presentazione di Gesù al Tempio, è una festa bellissima, un completamento del Natale; ci fa tornare in clima natalizio, quaranta giorni dopo la nascita di Gesù Bambino. E' la rievocazione del mistero grande della nostra salvezza.

La nostra Piccola Opera ha avuto il suo inizio ufficiale proprio il due febbraio del 1948; ogni anno perciò ricordiamo, in quel giorno, la fondazione dell'Opera.

Chissà perche la Provvidenza ha fatto coincidere l'inizio dell'Opera con questa festa liturgica. Ci sono certamente dei motivi profondi che non tutti possiamo cogliere, ma alcuni li possiamo scoprire seguendo la liturgia della festa e in particolare leggendo il Vangelo della Messa.

 

Il brano evangelico (Luca, 2,22-40) descrive l'episodio della presentazione di Gesù al Tempio: Maria e Giuseppe offrono il Bambino, Simeone lo accoglie tra le sue braccia e intona il Benedictus di ringraziamento, la profetessa Anna, tutta dedita al servizio del Tempio, loda Dio perché si è realizzata la redenzione di Israele.

Meditiamo un po' sui personaggi che agiscono in questo mistero, cominciando dall'ultimo, la profetessa Anna.  “ ... non si allontanava mai dal Tempio, servendo Dio notte e giorno... Giunta in quel momento, si mise anche lei a lodare Dio”.

Qual è lo scopo primo della Piccola Opera? Proprio questo: la lode di Dio.

E se l'Opera ha anche lo scopo di servire il Sacerdozio, il fine principale che riassume tutti gli altri è la lode di Dio.

Ci suggerisce qualcosa anche il vecchio Simeone che ringrazia Dio di essere arrivato a vedere il Salvatore. Anche la Piccola Opera è sorta per ringraziare Dio che ci ha donato il Sacerdozio, senza del quale non si sarebbe perpetuata, nei secoli, la redenzione ed è sorta in un momento difficile per la Chiesa e i Sacerdoti.

E' nata, infatti, nel dopoguerra, in un periodo in cui i Sacerdoti erano derisi, disprezzati, fraintesi.

E' sorta per creare attorno ad essi una barriera di protezione, di preghiera, di comprensione.

Quando furono affissi i primi manifesti che annunciavano: “Primo sabato del mese - Ora di Adorazione per il clero e le vocazioni - nella Chiesa di Santa Marta - a cura della Piccola Opera Regina Apostolorum”, un Sacerdote ci confidò che ricevette una grande consolazione e fu tanto confortato nel constatare che mentre c'era chi chiamava i Preti “sacchi di carbone”, ci fosse chi aveva il coraggio di difenderli e di schierarsi apertamente dalla loro parte.

E ora, forse in un altro senso, c'e nuovamente bisogno di creare un fronte di difesa e di comprensione per i nostri Sacerdoti. Forse la gente non li disprezza, ma spesso li ignora ed è indifferente o, peggio ancora, se ne occupa solo quando le pagine dei giornali descrivono in lungo e in largo, le defezioni di qualcuno di loro. E allora è più che mai attuale lo scopo dell'Opera, pregare e ringraziare Dio per il dono del Sacerdozio, ringraziarlo per quelli che non lo ringraziano, pregare perché tutti sentano questo dovere e siano più propensi a comprendere che a criticare.

 

Tornando al mistero della Presentazione, siamo colpiti soprattutto dalla figura di Maria.

Il suo ruolo a quello di offrire Gesù. E' Lei che offre, è Lei che dona e la sua gioia è anche il suo grande dolore. Vi e una comunione in questo mistero di gioia e di dolore, tanto che non si sa dire se sia un mistero doloroso o gaudioso. E' il mistero dell'offerta.

Maria rappresenta l'anima che si offre mentre offre Gesù.  E l'Opera, nei suoi membri, come Maria si offre a Dio Padre perché i Sacerdoti possano donare Gesù alle anime.

Vi è anche San Giuseppe nel mistero della Presentazione, ma la sua presenza, come sempre, è silenziosa e discreta. Egli sta in silenzio anche nella vita della Chiesa. Il suo silenzio viene ancora una volta a ricordarci che i valori più grandi li vede solo Dio.

San Giuseppe è uno dei principali protettori della Piccola Opera, perche l'Opera e nata per lavorare nel nascondimento e nel silenzio.

Guardiamo infine a Colui che è offerto, a Gesù.

Gesù è presentato, si lascia offrire, ma quello è solo l'inizio di un'offerta che continuerà per tutta la vita fino alla morte sulla Croce. Gesù è stato offerto da Maria, la quale Gli sarà compagna generosa fino al Calvario.

Così la Piccola Opera che si è offerta per i Sacerdoti, attraverso la Madonna, fin dal suo sorgere, desidera continuare generosamente in questa offerta e chiede a Maria, sua Madre e Regina, di non arrestarsi di fronte alle inevitabili difficoltà.

Dopo queste riflessioni, non ci resta che ringraziare Dio per tutto la luce che irradia sulla Piccola Opera e sul suo ideale dal mistero della Presentazione e ripetere, con tutto il cuore e con tanta gioia, la bellissima preghiera che ci fa dire la Chiesa in occasione del 2 febbraio:

Dio onnipotente ed eterno, guarda i tuoi fedeli riuniti nella festa della presentazione al Tempio del tuo unigenito Figlio fatto uomo e concedi anche a noi di essere presentati a Te pienamente rinnovati nello spirito .

Concludendo: vivere la Presentazione è vivere la nostra vita come un'offerta, come un sì generoso al Signore, per Maria, giorno per giorno.

                                                                           

( Suor Ada Taschera - dal periodico della P.O.R.A. - n. 4 - 1974 )

CHIUDI