TEMPO DI DIGIUNO?
La Quaresima
dovrebbe essere un tempo
per “digiunare” allegramente
relativamente a certe cose
ed anche per “far festa”
relativamente ad altre.
In questo tempo dovremmo:
Far digiuno dei giudizi nei
confronti degli altri
e far festa a Dio che abita in loro.
Digiunare dal fissarci
sulle differenze
e far festa per quel
che ci unisce nella vita.
Digiunare nei confronti
delle tenebre della tristezza
e celebrare la luce.
Digiunare sui pensieri e sulle
parole malaticce
e rallegrarci con parole
affettuose e sanatrici.
Digiunare riguardo alle
disillusioni
e far festa alla gratitudine.
Digiunare riguardo alla rabbia
e far festa alla pazienza
santificatrice.
Digiunare rifiutando il
pessimismo,
vivere la vita con ottimismo come una festa continua.
Digiunare rifiutando le
preoccupazioni, i lamenti e gli
egoismi;
far festa alla speranza e alla Divina Provvidenza.
Far digiuno delle oppressioni e delle angosce;
e far festa, in una preghiera continua
alla Verità Eterna.
Carità, preghiera e digiuno
Signore Gesù,
è cominciata la Quaresima
che ci condurrà a celebrare
la tua Pasqua di morte e di risurrezione.
Di anno in anno
tu ci offri questo appuntamento di grazia
perché la nostra fede
conosca una nuova primavera,
noi veniamo rinnovati nel profondo dell’esistenza
e ritroviamo un’armonia perduta.
Così tu ci indichi subito con quali mezzi
possiamo guarire il nostro cuore
e instaurare una relazione autentica
con noi stessi, con gli altri
e con il Padre tuo.
Attraverso la carità tu apri la nostra vita
alla compassione e alla solidarietà,
e la liberi da un inguaribile egoismo
che la soffoca e la rende sterile.
Con la preghiera tu ci inviti
a ristabilire il rapporto con Dio,
appannato dalla nostra negligenza,
offuscato da numerose infedeltà.
Con il digiuno tu ci chiedi
di guarire lo spirito
partendo dal nostro corpo,
di avvertire fame di tutto ciò
che conta veramente.
E perché ogni strumento si riveli efficace
tu ci domandi di agire
senza alcuna ostentazione.
Così questo sarà per noi un tempo di grazia.
Digiuno
Signore, fa' digiunare
il nostro cuore:
che sappia rinunciare a tutto quello che l'allontana dal tuo amore, Signore,
e che si unisca a Te più esclusivamente e più sinceramente.
Fa' digiunare il nostro orgoglio,
tutte le nostre pretese, le nostre rivendicazioni,
rendendoci più umili e infondendo in noi, come unica ambizione, quella di
servirTi.
Fa' digiunare le nostre passioni,
la nostra fame di piacere, la nostra sete di ricchezza,
il possesso avido e l'azione violenta;
che nostro solo desiderio sia di piacere a Te in tutto.
Fa' digiunare il nostro "io",
troppo centrato su se stesso, egoista indurito,
che vuole trarre solo il suo vantaggio:
che sappia dimenticarsi, nascondersi, donarsi.
Fa' digiunare la nostra lingua,
spesso troppo agitata, troppo rapida nelle sue repliche,
severa nei giudizi, offensiva o sprezzante:
fa' che esprima solo stima e bontà.
Che il digiuno
dell'anima, con tutti i nostri sforzi per migliorarci, possa salire verso di Te
come offerta gradita,
meritarci una gioia più pura, più profonda.
Amen.