HOME

    LITURGIA DEL GIORNO


 

PREGHIERA

ANIMA CHRISTI , sanctifica me
Corpus Christi, salva me.
Sanguis Christi, inebria me
Aqua lateris Christi, lava me.

Passio Christi, conforta me.
O bone Iesu, exaudi me.
Intra vulnera tua absconde me.

Ne permittas a te me separari.
Ab hoste maligno defende me.
In hora mortis meæ voca me.

Et iube me venire ad te,
ut cum sanctis tuis laudem te
per infinita sæcula sæculorum. Amen.

 

   Anima Christi - Marco Frisina


IMPORTANZA DELLA DEVOZIONE
AL PREZIOSISSIMO SANGUE DI GESU'

Il Signore manifestò in diverse occasioni di gradire molto la devozione al Suo Sangue preziosissimo sparso per la nostra redenzione.

La devozione al Sangue di Cristo apre le porte alla divina misericordia; di questa devozione abbiamo oggi bisogno per impetrare le grazie del Signore; per essa quante benedizioni riceviamo del clementissimo Iddio!
Se i popoli tornano nelle braccia della misericordia e si purificano nel Sangue di Gesù Cristo tutto si accomoda: perciò i Sacerdoti devono applicare alle anime il Sangue divino (attraverso la celebrazione della S.Messa e i Sacramenti) e manifestare così i frutti della Misericordia.  (dagli Scritti di S. Gaspare d. B.)

OFFERTA QUOTIDIANA

Eterno Padre, io ti offro per le mani purissime di Maria corredentrice il Sangue che Gesù sparse con amore nella passione e ogni giorno offre nel sacrificio eucaristico. Unisco le preghiere, le azioni e le sofferenze mie di questo giorno secondo le intenzioni della Vittima Divina, in espiazione dei miei peccati, per la conversione dei peccatori, per le Anime del purgatorio e per i bisogni della santa Chiesa. In particolare te l'offro secondo le intenzioni del Sommo Pontefice...
(si può offrire per le intenzioni dell’Apostolato della Preghiera)

GIACULATORIA

Eterno Padre, io ti offro il Sangue preziosissimo di Gesù Cristo in espiazione dei miei peccati, in suffragio delle Anime Sante del purgatorio e per i bisogni della santa Chiesa.

ATTO DI CONSACRAZIONE
AL SANGUE PREZIOSISSIMO DI GESU'

Signore Gesù che ci ami e ci hai liberati dai nostri peccati con il Tuo Sangue, Ti adoro, Ti benedico e mi consacro a Te con viva fede.
Con l'aiuto del tuo Spirito m'impegno a dare di tutta la mia esistenza, animata dalla memoria del Tuo Sangue, un servizio fedele alla volontà di Dio per l'avvento del Tuo Regno.
Per il Tuo Sangue versato in remissione dei peccati, purificami da ogni colpa e rinnovami nel cuore, perché risplenda sempre più in me l'immagine dell'uomo nuovo creato secondo giustizia e santità.
Per il Tuo Sangue, segno di riconciliazione con Dio tra gli uomini, rendimi docile strumento di comunione fraterna.
Per la potenza del Tuo Sangue, prova suprema della Tua carità, dammi il coraggio di amare Te e i fratelli fino al dono della vita.
O Gesù Redentore, aiutami a portare quotidianamente la croce, perché la mia goccia di sangue, unita al Tuo, giovi alla redenzione del mondo.
O Sangue divino, che vivifichi con la Tua grazia il corpo mistico, rendimi pietra viva della Chiesa. Dammi la passione dell'unità tra i cristiani.
Infondimi nel cuore grande zelo per la salvezza del mio prossimo.
Suscita nella Chiesa numerose vocazioni missionarie, perché a tutti i popoli sia dato di conoscere, amare e di servire il vero Dio.
O Sangue preziosissimo, segno di liberazione e di vita nuova, concedimi di preservare nella fede, nella speranza e nella carità, perché, da Te segnato, possa uscire da questo esilio ed entrare nella terra promessa del Paradiso, per cantarti in eterno la mia lode con tutti i redenti. Amen.

 

Il Sangue di Cristo ci ha redenti. Ecco la verità che nel mese di luglio, tradizionalmente dedicato al Sangue preziosissimo di Cristo, vogliamo meditare

Nel mese di giugno abbiamo contemplato e adorato il  Sacro Cuore di Gesù, “quel Cuore che duemila anni or sono iniziò a battere nel seno di Maria Santissima e che portò nel mondo il fuoco dell'amore di Dio”.

Il Cuore di Cristo contiene un messaggio per ogni uomo; parla anche al mondo di oggi. In una società, dove si sviluppano a ritmo crescente tecnica ed informatica, dove si è presi da mille interessi spesso contrastanti, l'uomo rischia di smarrire il centro, il centro di se stesso. Mostrandoci il suo Cuore, Gesù ricorda anzitutto che è lì, nell'intimo della persona, che si decide il destino di ciascuno, la morte o la vita in senso definitivo. Egli stesso ci dona la vita in abbondanza, che consente ai nostri cuori, talora induriti dall'indifferenza e dall'egoismo, di aprirsi ad una forma di vita più alta.
Il Cuore di Cristo crocifisso e risorto è la fonte inesauribile di grazia da cui ogni uomo può attingere sempre amore, verità, misericordia.
Il Sangue di Cristo ci ha redenti. Ecco la verità che nel mese di luglio, tradizionalmente dedicato al Sangue preziosissimo di Cristo vogliamo meditare.
Quanto sangue, nel mondo, versato ingiustamente! Quanta violenza, quanto disprezzo per la vita umana!
Questa umanità, non di rado ferita dall'odio e dalla violenza, ha più che mai bisogno di sperimentare l'efficacia del Sangue redentore di Cristo. Quel Sangue che, sparso non invano, porta in sé tutta la potenza dell'amore di Dio ed è pegno di speranza, di riscatto, di riconciliazione. Ma per attingere da questa sorgente bisogna tornare alla Croce di Cristo, fissare lo sguardo sul Figlio di Dio, su quel suo Cuore trafitto, su quel Sangue versato.

Sotto la Croce stava Maria, compartecipe della Passione del Figlio. Essa offre il suo Cuore di Madre come rifugio a chiunque è in cerca di perdono, di speranza e di pace, come ci ha ricordato la festa del suo Cuore Immacolato. Maria ha deterso il sangue del Figlio crocifisso. A Lei affidiamo il sangue delle vittime della violenza, perché sia riscattato da quello che Gesù ha versato per la salvezza del mondo.

(cfr. Angelus del 2 luglio 2000 di San Giovanni Paolo II)
 

L'ORIGINE DELLA FESTA DEDICATA AL PREZIOSISSIMO SANGUE DI GESU’

La festa dedicata al Preziosissimo Sangue di Gesù Cristo affonda le sue radici in una celebrazione annuale legata a una reliquia custodita nella chiesa di San Nicola in Carcere in Roma che, secondo la tradizione, era un lembo del mantello del Centurione che trafisse il Crocifisso con la lancia per verificarne la morte. Quel lembo sarebbe stato ritagliato perché bagnato dal "sangue e acqua" (Gv 19, 34) fuoriusciti dal costato di Gesù. I principi Savelli di Roma nel 1708 donarono alla chiesa di San Nicola in Carcere la preziosa reliquia, dove ogni anno, nella prima domenica di giugno, si prese a celebrare la festa del Preziosissimo Sangue.
Nel 1808, ricorrendo il primo centenario della donazione, il Canonico Francesco Albertini fondò una Pia Associazione in onore del Preziosissimo Sangue. Don Gaspare del Bufalo da essa prese ispirazione per fondare nel 1815, a San Felice di Giano, la Congregazione dei Missionari del Preziosissimo Sangue.
La giovane Maria De Mattias, durante la Missione che don Gaspare tenne a Vallecorsa (FR) nel 1822, maturò l'idea di dar vita ad una Congregazione di suore che poi fondò in Acuto nel 1834, sotto il titolo di Adoratrici del Preziosissimo Sangue.

Nel 1849 Pio IX, in esilio a Gaeta, ebbe la visita di don Giovanni Merlini, Missionario del Preziosissimo Sangue, che gli predisse la fine dell'esilio qualora avesse esteso la festa del Preziosissimo Sangue a tutta la Chiesa. Il Papa rispose: «Non faccio voto, ma promessa». Così accadde. E Pio IX, memore della 'promessa', con il decreto "Redempti sumus" (10 agosto 1849), estese alla Chiesa universale la festa del Preziosissimo Sangue, che il papa Pio X, nel 1914, fissò al 1° luglio.

Pio XI, a memoria del Giubileo della Redenzione, il 15 aprile 1934 la innalzò al grado di Solennità.

Paolo VI, con la riforma del Calendario, la unì alla festa del "Corpus Domini" che da allora si celebra in tutta la Chiesa come "Solennità del Santissimo Corpo e Sangue di Cristo".

Le Congregazioni legate alla spiritualità del Sangue di Cristo, tuttavia, celebrano il Preziosissimo Sangue il 1° luglio con il grado di Solennità.  

San Gaspare Del Bufalo - Sacerdote
Roma, 6 gennaio 1786 - Roma, 28 dicembre 1837

Nato a Roma il 6 gennaio 1786 fin da piccolissimo fu dedito alla preghiera e alla penitenza. Suo padre era cuoco del principe Altieri, sua madre si occupava della famiglia e gli assicurò una buona educazione cristiana. Ordinato sacerdote il 31 luglio 1808 si specializzò nell'evangelizzazione dei «barozzari», carrettieri e contadini della campagna romana. Condannato all'esilio per aver rifiutato il giuramento di fedeltà a Napoleone, passò quattro anni in carcere tra Bologna, Imola e la Corsica. Tornato a Roma, dopo la caduta dell'imperatore francese Papa Pio VII gli affidò l'incarico di girare l'Italia predicando e dedicandosi soprattutto alle missioni popolari. Devotissimo al Prezioso sangue di Gesù, il 15 agosto 1815 fondò la Congregazione dei missionari del preziosissimo sangue. Gli appartenenti a quest'ordine si dedicano alla predicazione e all'insegnamento. Nel 1834, insieme a Maria de Mattia diede vita al ramo femminile della Congregazione: «Le suore dell'adorazione del preziosissimo sangue». Morì a Roma il 28 dicembre 1837. È stato canonizzato da Pio XII il 12 giugno 1954.